1 ottobre 2025
Con l’inizio dell’autunno, Green Path Pilot entra in una nuova fase del suo percorso: quella della continuità e della trasformazione in sistema.
Dopo un 2025 che ha segnato il debutto internazionale a GeoBusiness Londra, lo sviluppo di nuove tecnologie ESG e la creazione di un network europeo di ricerca, il programma evolve oggi in un modello operativo biennale destinato a consolidarsi nel 2026.
Dalla sperimentazione al sistema
La prima parte del percorso ha dimostrato che la sostenibilità digitale non è un concetto, ma un’infrastruttura di conoscenza e di dati.
Green Path Pilot ha saputo integrare discipline diverse — tecnologia, economia, ambiente, governance — in una piattaforma capace di trasformare la complessità ESG in strumenti di decisione strategica.
Nei prossimi mesi il programma continuerà a crescere attraverso:
- l’estensione delle attività di ricerca su data governance, digital twin e intelligenza artificiale ESG;
- la scalabilità del modello verso le PMI e le pubbliche amministrazioni europee;
- la partecipazione a reti internazionali di cooperazione scientifica e industriale.
La fase biennale 2025–2026
Il nuovo biennio rappresenta la seconda fase di vita del programma Green Path Pilot, che da progetto finanziato evolve in piattaforma stabile di innovazione sostenibile.
L’obiettivo è costruire un vero e proprio ecosistema ESG europeo, dove dati verificabili, metodologie condivise e strumenti digitali dialoghino per rendere la sostenibilità misurabile e comparabile.
“Il 2025 è stato l’anno della validazione; il 2026 sarà quello della sistematizzazione,” afferma Antonio Ruggieri, Founder e Innovation Manager di Consultrade.
“Non parliamo più di singole iniziative, ma di un programma integrato di ricerca e internazionalizzazione. Green Path Pilot è ormai un sistema, non un progetto.”
L’Italia come hub europeo della sostenibilità digitale
Dalla Puglia al resto d’Europa, Green Path Pilot continua a promuovere un modello italiano di innovazione sostenibile, in cui la misurazione ESG diventa parte integrante della cultura d’impresa.
Il 2026 vedrà la partecipazione del programma a nuove iniziative di cooperazione internazionale, inclusa la possibile seconda presenza a GeoBusiness Londra e la collaborazione con partner mediterranei e del Golfo.
Questa visione biennale rafforza l’idea che l’Italia può guidare la sostenibilità attraverso il dato, valorizzando la propria capacità di integrare tecnologia e responsabilità sociale.
La sostenibilità come processo continuo
Green Path Pilot prosegue il proprio cammino con un principio chiaro:
la sostenibilità non si dichiara, si dimostra. E si misura nel tempo.
Il programma biennale 2025–2026 sarà il terreno su cui consolidare tecnologie, metodologie e partnership, con un impegno costante verso la trasparenza, la tracciabilità e la collaborazione.
👉 Da oggi il percorso continua. Green Path Pilot cresce, si evolve e diventa sistema.






