Nella cornice prestigiosa della Camera di Commercio di Bari si è svolto l’evento “Profondamente terrestri – Nuove tecnologie e nuovi osservatori per una scienza della Terra aperta al futuro”, promosso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) insieme al progetto europeo MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics). Una giornata che ha messo in dialogo scienza, imprese e istituzioni, per riflettere sul ruolo delle nuove tecnologie nell’osservazione del nostro pianeta e sulle opportunità concrete che derivano da un approccio scientifico aperto e multidisciplinare.

Il titolo stesso, “Profondamente terrestri”, richiama l’idea di radicamento: la necessità di osservare la Terra non solo come oggetto di studio, ma come ambiente vitale da comprendere, proteggere e valorizzare. Il cuore del messaggio è chiaro: la ricerca scientifica non deve restare confinata nei laboratori, ma deve aprirsi al futuro, tradursi in strumenti utili per la società, il territorio e le imprese.


INGV e MEET: ricerca e innovazione al servizio della collettività

L’INGV rappresenta una delle eccellenze scientifiche italiane riconosciute a livello internazionale. È l’istituto che monitora i fenomeni sismici e vulcanici, che raccoglie dati fondamentali per la sicurezza dei cittadini e che contribuisce alla costruzione di modelli predittivi sempre più accurati. La sua attività è un pilastro della prevenzione del rischio naturale, ma anche una fonte preziosa di conoscenza per le politiche ambientali ed energetiche.

Il progetto europeo MEET, al centro dell’evento, mira a sviluppare nuovi sistemi di monitoraggio per comprendere l’evoluzione della Terra e le dinamiche tettoniche. Sensori avanzati, osservatori diffusi, big data e intelligenza artificiale sono gli strumenti attraverso i quali i ricercatori cercano di leggere i segnali della Terra, trasformandoli in informazioni accessibili e utilizzabili da comunità scientifiche, istituzioni e cittadini.

In questo scenario la Puglia si conferma come un laboratorio strategico. La sua posizione al centro del Mediterraneo, crocevia di culture e flussi economici, la rende un luogo privilegiato per sperimentare nuove forme di collaborazione tra scienza, imprese e istituzioni. Non è un caso che Bari, città porto e hub di innovazione, sia stata scelta per ospitare un evento che guarda al futuro della ricerca geofisica.


La dimensione tecnologica e la sfida ambientale

Le nuove tecnologie stanno trasformando radicalmente il modo in cui osserviamo e comprendiamo la Terra. Sensori di ultima generazione, droni, satelliti e reti di osservazione distribuite offrono la possibilità di raccogliere dati continui, di qualità e in tempo reale. L’intelligenza artificiale consente di analizzare enormi quantità di informazioni, scoprendo correlazioni e anticipando scenari.

Questi strumenti non sono fini a sé stessi: rappresentano la chiave per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. La crisi climatica, la scarsità di risorse idriche, l’inquinamento atmosferico, il consumo del suolo e la gestione sostenibile dell’energia sono questioni che richiedono basi scientifiche solide e strumenti affidabili di misurazione.

La ricerca applicata diventa quindi il ponte tra il sapere e il fare: senza dati certi non è possibile elaborare strategie efficaci né politiche di lungo periodo. La scienza della Terra, nella sua dimensione tecnologica, non è un settore distante dalla vita quotidiana, ma una componente fondamentale per la sicurezza e lo sviluppo sostenibile delle comunità.


La prospettiva economica e territoriale

La scelta della Camera di Commercio come sede dell’evento non è casuale. È un segnale forte: la scienza e la ricerca non sono mondi separati dall’economia reale, ma devono dialogare con le imprese e con i territori. Solo in questo modo i risultati scientifici possono tradursi in opportunità di crescita, innovazione e competitività.

La Puglia, in particolare, ha dimostrato di saper coniugare le sue radici profonde con una proiezione internazionale. Bari è città di commercio, di cultura e di innovazione, capace di ospitare eventi che mettono insieme discipline diverse e che attraggono interlocutori di livello nazionale e internazionale.

L’evento “Profondamente terrestri” è stato anche un’occasione per ribadire che la transizione ecologica e digitale non riguarda soltanto la politica o la grande industria, ma tocca direttamente il tessuto imprenditoriale locale. Le piccole e medie imprese hanno bisogno di strumenti concreti per affrontare il cambiamento: tecnologie accessibili, modelli di business sostenibili, competenze aggiornate.


La presenza di Consultrade: Eco ETS come laboratorio aperto

In questo contesto, la nostra presenza ha assunto un valore particolare. Con il progetto di ricerca e sperimentazione industriale Eco ETS, Consultrade sta sviluppando un modello innovativo che unisce sostenibilità ambientale, digitalizzazione e certificazione dei dati.

La partecipazione all’evento ci ha offerto l’opportunità di confrontarci con scienziati, ricercatori e tecnologi impegnati nello studio della Terra. Abbiamo potuto validare il percorso intrapreso da Eco ETS, rafforzando l’idea che la ricerca industriale non può prescindere dal dialogo con la comunità scientifica.

Il progetto Eco ETS nasce dall’esigenza di fornire alle imprese strumenti pratici per misurare e gestire le proprie emissioni di CO₂, integrando tecnologie avanzate come osservazione satellitare, digital twin, blockchain e sistemi di rilevamento sul campo. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire la trasparenza e l’affidabilità dei dati; dall’altro, offrire soluzioni concrete per migliorare le performance ambientali delle aziende.

La discussione con gli esperti presenti a Bari ha confermato che la strada è quella giusta: scienza e impresa devono camminare insieme per trasformare i dati in valore, la ricerca in innovazione, la sostenibilità in vantaggio competitivo.


Transizione ecologica e digitale: dall’Europa alla Puglia

Le tematiche affrontate durante l’evento si collocano pienamente all’interno degli obiettivi strategici dell’Unione Europea. Dal Green Deal al nuovo pacchetto normativo sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD), passando per i programmi di Transizione 5.0, l’Europa sta indicando una direzione chiara: imprese e istituzioni devono adottare modelli sostenibili, supportati da tecnologie innovative e da una governance trasparente dei dati.

In questo scenario, la Puglia si propone come territorio di avanguardia. I suoi centri di ricerca, le università e le reti di imprese rappresentano un ecosistema fertile per sperimentare nuove soluzioni. Consultrade, con il progetto Eco ETS, contribuisce a rafforzare questo ecosistema, mettendo a disposizione competenze trasversali in materia di finanza agevolata, innovazione digitale e modelli ESG.


Visione strategica: dalla Puglia al Mediterraneo e oltre

Guardare al futuro significa anche allargare lo sguardo oltre i confini regionali e nazionali. La Puglia, per la sua posizione geografica, è naturalmente proiettata verso il Mediterraneo e i Paesi del Golfo. Qui si aprono spazi importanti per la cooperazione internazionale in campo scientifico, tecnologico ed economico.

Il modello che stiamo costruendo con Eco ETS, basato su dati certi e tecnologie avanzate, può diventare un punto di riferimento non solo per le imprese locali ma anche per mercati esteri interessati a soluzioni innovative per la sostenibilità. In questo senso, la partecipazione all’evento di Bari si inserisce in una strategia più ampia: valorizzare la ricerca come leva per costruire ponti tra territori, imprese e istituzioni.


Conclusioni: radicati nella Terra, proiettati al futuro

Essere “profondamente terrestri” significa radicarsi nella realtà concreta del territorio, senza rinunciare a guardare lontano. L’evento ospitato dalla Camera di Commercio di Bari ha dimostrato che la scienza della Terra non è un patrimonio per pochi, ma una risorsa per tutti: cittadini, istituzioni, imprese.

Per Consultrade è stata un’occasione preziosa di confronto e crescita, che conferma la validità del percorso intrapreso con Eco ETS. Dialogare con esperti del settore, condividere visioni e mettere a fattor comune esperienze diverse è il modo migliore per costruire un futuro sostenibile.

Il messaggio che portiamo a casa da questa giornata è chiaro: solo unendo scienza, innovazione e impresa possiamo affrontare le sfide del nostro tempo e trasformarle in opportunità. La Puglia, con la sua vocazione mediterranea e internazionale, ha tutte le carte in regola per essere protagonista di questo processo. E Consultrade, con la sua esperienza e la sua capacità di anticipare i trend, intende continuare a essere parte attiva di questo percorso, contribuendo a scrivere una nuova pagina di sostenibilità e innovazione.